Sura LIX
Al-Hashr
(L'Esodo)
Post-Eg. N°101. Di 24 versetti.
Il nome della sura deriva dal versetto 2.
La gran parte di questa sura si riferisce all'episodio della cacciata da Medina del clan degli ebrei Banî Nadîr, colpevoli di tradimento e di aver tentato di assassinare l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) nel IV anno dall'Egira (625 d.C.).
In base ad una precisa rivelazione (verss. 6-7) che divenne norma giuridica, il bottino preso spettava all'Inviato di Allah affinché ne disponesse al meglio per le esigenze della comunità.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Glorifica Allah ciò che è nei cieli e ciò che è sulla terra. Egli è eccelso, saggio.
2. Egli è Colui Che ha fatto uscire dalle loro dimore, in occasione del primo esodo* , quelli fra la gente della Scrittura che erano miscredenti. Voi non pensavate che sarebbero usciti, e loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se Lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori: demolirono le loro case con le loro mani e con il concorso delle mani dei credenti. Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere.
*[“in occasione del primo esodo”: abbiamo tradotto con “esodo” il termine “hashr” che, in primo luogo, esprime il concetto di “circondare, assediare e anche radunare”. A proposito del significato di “primo”, ci sono pareri diversi. Alcuni ritengono che si riferisca al fatto che i Banî Nadîr dopo essere stati scacciati da Medina si rifugiarono a Khaybar, da dove sarebbero stati scacciati due anni più tardi. Altri, invece, propendono per il significato di “raduno” e ne ipotizzano un secondo nel Giorno del Giudizio]
3. E se Allah non avesse decretato il loro bando, li avrebbe certamente castigati in questa vita: nell'altra vita avranno il castigo del Fuoco,
4. poiché si opposero ad Allah e al Suo Inviato. E quanto a chi si oppone ad Allah... invero Allah è severo nel castigo!
5. Tutte le palme che abbatteste e quelle che lasciaste ritte sulle loro radici, fu con il permesso di Allah, affinché Egli copra gli empi di ignominia.
6. Il bottino che Allah concesse [spetta] al Suo Inviato; non faceste correre [per conquistarlo] né cavalli, né cammelli.* Allah fa trionfare i Suoi Inviati su chi vuole, e Allah è onnipotente.
*[In questo versetto è contenuto il fondamento della norma sciaraitica relativa al “Fay”, il bottino che viene conquistato per la resa o la fuga del nemico, senza che ci sia stato combattimento. Esso appartiene interamente all'insieme della Comunità]
7. Il bottino che Allah concesse al Suo Inviato, sugli abitanti delle città, appartiene ad Allah e al Suo Inviato, ai [suoi] familiari, agli orfani, ai poveri e al viandante diseredato, cosicché non sia diviso tra i ricchi fra di voi. Prendete quello che il Messaggero vi dà e astenetevi da quel che vi nega e temete Allah. In verità Allah è severo nel castigo.
8. [Appartiene] inoltre agli emigrati bisognosi che sono stati scacciati dalle loro case e dai loro beni poiché bramavano la grazia e il compiacimento di Allah, ausiliari di Allah e del Suo Inviato: essi sono i sinceri;
9. e [appartiene] a quanti prima di loro abitavano il paese e [vivevano] nella fede, che amano quelli che emigrarono presso di loro e non provano in cuore invidia alcuna per ciò che hanno ricevuto e che [li] preferiscono a loro stessi nonostante siano nel bisogno. Coloro che si preservano dalla loro stessa avidità, questi avranno successo.
10. Coloro che verranno dopo di loro diranno: “Signore, perdona noi e i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella fede, e non porre nei nostri cuori alcun rancore verso i credenti. Signor nostro, Tu sei dolce e misericordioso”.
11. Non hai visto gli ipocriti, mentre dicevano ai loro alleati miscredenti fra la gente della Scrittura: “Se sarete scacciati, verremo con voi e rifiuteremo di obbedire a chiunque contro di voi. Se sarete attaccati vi porteremo soccorso”? Allah è testimone che in verità sono bugiardi.
12. Se verranno scacciati, essi non partiranno con loro, mentre se saranno attaccati non li soccorreranno, e quand'anche portassero loro soccorso, certamente volgerebbero le spalle e quindi non li aiuterebbero affatto.
13. Voi mettete nei loro cuori più terrore che Allah Stesso, poiché invero è gente che non capisce.
14. Vi combatteranno uniti solo dalle loro fortezze o dietro le mura. Grande è l'acrimonia che regna tra loro. Li ritieni uniti, invece i loro cuori sono discordi: è gente che non ragiona.
15. Sono simili a coloro che di poco li precedettero*: subirono le conseguenze del loro comportamento, riceveranno doloroso castigo.
*[ “coloro che di poco li precedettero”: allusione al clan ebraico del Banî Quaynuqâ che era stato cacciato da Medina un paio di anni prima]
16. [Furono traditi] come quando Satana disse all'uomo: “Non credere”; ma quando questo fu miscredente gli disse: “Ti sconfesso, io temo Allah, il Signore dei mondi”.
17. La fine di entrambi sarà nel Fuoco, in cui rimarranno in perpetuo. Ecco il compenso degli ingiusti.
18. O voi che credete, temete Allah e che ognuno rifletta su ciò che avrà preparato per l'indomani. Temete Allah: in verità Allah è ben informato di quello che fate.
19. Non siate come coloro che dimenticano Allah e cui Allah fece dimenticare se stessi. Questi sono i malvagi.
20. Non saranno uguali i compagni del Fuoco e i compagni del Giardino: i compagni del Giardino avranno la beatitudine.
21. Se avessimo fatto scendere questo Corano su una montagna, l'avresti vista umiliarsi e spaccarsi per il timor di Allah.
Ecco gli esempi che proponiamo agli uomini affinché riflettano.
22. Egli è Allah, Colui all'infuori del Quale non c'è altro dio, il Conoscitore dell'invisibile e del palese. Egli è il Compassionevole, il Misericordioso;
23. Egli è Allah, Colui all'infuori del Quale non c'è altro dio, il Re, il Santo, la Pace, il Fedele, il Custode, l'Eccelso, Colui Che costringe al Suo volere, Colui Che è cosciente della Sua grandezza. Gloria ad Allah, ben al di là di quanto Gli associano.
24. Egli è Allah, il Creatore, Colui Che dà inizio a tutte le cose, Colui Che dà forma a tutte le cose. A Lui [appartengono] i nomi più belli. Tutto ciò che è nei cieli e sulla terra rende gloria a Lui. Egli è l'Eccelso, il Saggio.